È stato un anno difficile questo 2011, contrassegnato da parole chiave come “crisi”, “default”, “povertà”, “rischio fallimento”. In uno scenario come questo diventa particolarmente importante l’impegno di chi lavora ogni giorno per analizzare, proporre soluzioni, sperimentare sul campo, costruire speranza. La Fondazione Zancan ha rinnovato questo impegno anche nel corso dell’anno che sta per chiudersi, agendo su più fronti: povertà, minori, anziani, persone con disabilità ma non solo. Ecco alcune “pillole” che aiutano a riassumere un anno di lavoro:
Infanzia: prevenire l’allontanamento
È stato pubblicato lo studio nazionale “Risc – Rischio per l’infanzia e soluzioni per contrastare l’allontanamento dalla famiglia“, coordinato dalla Fondazione Zancan e finanziato dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Lo studio ha consentito di identificare una “soglia di rischio”, al di sotto della quale è possibile non allontanare i figli dai genitori. Risc ha sperimentato un modello di presa in carico personalizzata dei bisogni dei bambini e delle famiglie ad alto rischio di allontanamento e ha reso possibile una valutazione degli indici di efficacia ottenuti.
Minori: confronto internazionale
La conferenza “Usare le prove di efficacia nei servizi per l’infanzia e la famiglia: cosa ci insegnano gli altri paesi” ha permesso il confronto tra esperti di diversi paesi. Dasll’evento è emersa l’importanza di investire in sperimentazioni e progetti che valutano l’efficacia e l’impatto dei servizi e degli interventi dedicati ai bambini e alle famiglie, non solo sulla valutazione di processo e di efficienza.
La conferenza è stata organizzata in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, l’International Association for Outcome-based Evaluation and Research on Family and Children’s Services, il Comune di Bolzano e il patrocinio di Eassw European Association of Schools of Social Work e della Provincia Autonoma di Bolzano.
Povertà
Anche quest’anno si è rinnovato l’impegno del “Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia”. Il volume, giunto all’undicesima edizione, è intitolato “Poveri di diritti”. L’assunto di partenza è che alle persone che vivono in condizioni di emarginazione si pensa solo in termini di insufficienti risorse economiche, ignorando che questo comporta la negazione di tutta una serie di altri diritti, come quello alla casa, al lavoro, alla famiglia, all’alimentazione, alla salute, all’educazione, alla giustizia.
Di povertà si sono occupate anche altre ricerche, come quella realizzata con il Csv Sardegna solidale che ha monitorato il fenomeno, le risposte, le condizioni di efficacia coinvolgendo la rete del volontariato sardo.
Anziani
Invecchiare non è una malattia, anzi: una gran parte dei cittadini over75 vive in condizione di normalità. È questa normalità che va difesa. Con il convegno “Invecchiamento e professioni. Nuove prospettive di pensiero e azione professionale” l’associazione Piaci ha cercato di fare il punto su quanto realmente fatto finora a sostegno dell’età anziana e sulle possibili innovazioni future, per dare migliori risposte ai bisogni di questa parte di popolazione, tutelandone anche i diritti.
Piaci ha inoltre promosso il laboratorio “Comunicare e pubblicare i risultati del lavoro professionale” con l’obiettivo di ragionare in termini di elaborazione culturale e scientifica del “servizio sociale”.
Disabilità e accesso alle cure
“I diritti delle persone con disabilità complessa nell’accesso ai servizi sanitari” è un documento -frutto di una consensus conference – che analizza le criticità e fornisce le raccomandazioni per garantire il diritto alle cure a persone con disabilità complessa. Il documento presentato dalle fondazioni Zancan e Paideia, mette in luce i principali nodi del sistema, legati perlopiù alla fase di accesso, accoglienza e a una difficile comunicazione. Per superare queste criticità il documento fornisce indicazioni pratiche, guardando anche a esperienze già attive in Italia e all’estero.
Personalab
Sono numerosi gli enti che aderiscono al laboratorio multicentrico Personalab (Personalised Environment for Research on Services, Outcomes and Need Assessment) con l’obiettivo di promuovere la personalizzazione degli interventi, qualificare il lavoro di cura, valutare la sua efficacia. Il laboratorio infatti rende possibile un sistematico lavoro di analisi e valutazione della modalità di presa in carico dei bisogni, di gestione personalizzata dei processi di aiuto, dei loro costi, con riferimento a diverse tipologie di bisogno, a diverse forme di assistenza (sanitaria, sociale e tra loro integrate) valutandone l’efficacia.
Pubblicazioni
Intensa è stata l’attività di pubblicazione. Di seguito i principali volumi 2011 della Fondazione:
- Per carità e per giustizia. Il contributo degli istituti religiosi alla costruzione del welfare italiano
- Famiglie e bambini/e con disabilità complessa. Comunicazione della diagnosi,forme di sostegno, sistema integrato dei servizi
- Il volontariato guarda al futuro
- Improving Outcomes for Children and Families: Finding and Using International Evidence
- Informazione e diritti sociali. Il contributo del segretariato sociale come Lea
- Poveri di diritti. Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia
- Rischio per l’Infanzia e Soluzioni per Contrastarlo
“Studi Zancan”, la rivista bimestrale della Fondazione, ha continuato a diffondere idee, analisi e proposte.