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Giovanni Maraviglia – Cooperativa La Paranza – ha risposto a qualche nostra domanda sulla realtà che presiede, vincitrice dell’edizione 2022 del Premio Angelo Ferro per l’Innovazione nell’economia sociale.

Il Premio – promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e da Fondazione Emanuela Zancan, con il sostegno di Intesa Sanpaolo – è stato assegnato a LA PARANZA Società Cooperativa Sociale onlus lo scorso 14 giugno con una Cerimonia, tenutasi nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Padova.

È a Napoli, nel Rione Sanità, storicamente uno dei più problematici della città, che nasce la cooperativa La Paranza, dove i giovani si sono uniti per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del luogo.
Nel 2006 hanno iniziato con la gestione della Catacomba di San Gaudioso e poi, nel 2008, hanno proseguito con il recupero e l’apertura delle Catacombe di San Gennaro.
Sono 13.000 i mq totali di patrimonio recuperato, che conta ben 160mila visitatori l’anno. Le attività della cooperativa hanno offerto lavoro a 44 persone e hanno fatto rinascere il quartiere, animato ora anche da altre cooperative e associazioni che hanno seguito il loro esempio.

Quali sono le tre parole che più descrivono gli elementi innovativi della Cooperativa LA PARANZA?
Amicizia, Comunità, Bellezza. La prima è stata la leva che ci ha spinto a metterci all’opera affinché quei sogni e bisogni avvertiti come “comuni” diventassero reali. La seconda rappresenta la rete di relazioni e di pratiche che negli anni abbiamo costruito nel Rione Sanità e senza la quale non sarebbe potuto esserci un reale cambiamento culturale, sociale ed economico. La Comunità è sempre presente nell’ideazione e nella realizzazione dei nostri progetti. La Bellezza è lo strumento che abbiamo scelto per educare i giovani al lavoro e alla cooperazione, per offrire loro alternative possibili in un quartiere che 10 anni fa non ne offriva alcuna.

Quale suggerimento darebbe a chi si sta avvicinando a questo settore?
Scegliere bene la squadra con la quale iniziare e nel tempo prendersi cura delle persone. Ascoltarsi e ascoltare prima di agire, essere ambiziosi e concreti allo stesso tempo. Porsi obiettivi a lungo termine, perseguibili senza fretta ma senza sosta.

Quale impatto sociale ha generato la vostra attività sul quartiere e, in particolare, sui giovani che lo abitano? 
Il primo è la speranza, si è passati dalla rassegnazione al credere nelle proprie capacità per immaginare un futuro diverso.
E poi i visitatori delle Catacombe sono passati in dieci anni da 5.000 ai 160.000 del 2019, una crescita clamorosa che non trova riscontri in alcun altro sito o bene culturale della città di Napoli. I dipendenti della cooperativa La Paranza sono passati da 5 a 44, dimostrando la capacità dei progetti di rigenerazione urbana e di valorizzazione culturale dal basso di creare occupazione. L’impatto economico complessivo generato dall’apertura delle Catacombe di Napoli stimato per il 2018 è pari a oltre 32 milioni di euro.

Quali sfide o ambiti di miglioramento intravedete per il prossimo futuro?
Essere sempre più una comunità coesa che opera nell’interesse comune. Fin dalla sua costituzione La Paranza ha scelto la via della cooperazione, un modello di sviluppo che lega l’agire economico ai principi della solidarietà, della reciprocità, dell’impegno collettivo per il bene comune. Principi, questi, che sono alla base dell’Economia Civile e aver vinto il Premio Angelo Ferro per l’innovazione dell’economia sociale ci conferma che siamo sulla strada giusta.

L’innovazione premiata
Il Premio Angelo Ferro da sei anni valorizza il lavoro degli enti del Terzo Settore, comprese le imprese sociali, che hanno contribuito a innovare l’economia sociale, mettendo in campo soluzioni originali in risposta ai bisogni sociali intercettati.
Nell’edizione 2022 la Cooperativa La Paranza si è distinta tra le 209 pervenute. Questa sesta edizione del Premio ha premiato esperienze che hanno promosso l’inclusione sociale e valorizzato le capacità delle persone in attività capaci di competere nel mercato.
Sono esperienze che tracciano nuove frontiere per l’economia sociale di oggi e di domani.