Nella complessità delle questioni relative alla famiglia,il Convegno di giovedì 16 aprile (9.00-16.00) si propone di individuare un punto di vista che dischiuda nuove prospettive teoriche e operative per le politiche, per i servizi e per le azioni sociali. Considera la famiglia esperienza e spazio di relazione sociale piena, cioè in grado di implicare – esplicitamente o implicitamente – tutte le dimensioni della generatività, nei suoi aspetti biologici, sociali, simbolici e relazionali.
È l’idea della famiglia come sistema, come soggetto di relazioni e di reti, che costituisce l’ottica con cui, in primo luogo, si progettano e si strutturano le politiche, i servizi e le azioni sociali. La famiglia come ambito di risorse, problemi, decisioni, simbolizza il paradigma del cambiamento. Cambiamento dello scenario sociale, economico, culturale nel quale le famiglie vivono; cambiamento, però, anche come motore di ogni azione sociale, rivolta a modificazioni positive dei percorsi di vita individuali o collettivi.
L’attuale frammentazione delle politiche e dei servizi, la perdurante debolezza dei processi partecipativi, di progettazione condivisa, o il progressivo indebolimento dei legami sociali ostacolano spesso questa prospettiva. Di fronte a questo quadro, i servizi pubblici e i soggetti impegnati nel lavoro sociale ed educativo possono essere ripensati nella comunità locale, imparando a leggere le sfide e a ripensare gli attuali percorsi.
Il presupposto che le sofferenze e le difficoltà personali e familiari si possano meglio comprendere e fronteggiare, ragionando in termini di relazioni, cambia profondamente la logica del lavoro sociale. Si tratta di aiutare le famiglie a riprogettare le proprie azioni, i propri compiti entro un quadro dotato di «senso», trovando nelle relazioni con altre famiglie, nelle reti sociali, nei servizi, nella scuola, negli spazi educativi e di socializzazione, interlocutori di una condivisione dei problemi, per sottrarli a una rappresentazione individuale e portarli al rango di domande sociali da ascoltare, comprendere, condividere.
La prospettiva è quella di rafforzare e qualificare le relazioni, la promozione umana autentica e la coesione sociale più profonda.
Intervengono:
- Gian Carlo Corada, Sindaco del Comune di Cremona
- Don Giuseppe Nevi, Responsabile dell’Ufficio Famiglia della Curia
- Maura Ruggeri, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cremona
- Enrico Molinari, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia,
- Stefano Tomelleri, Università di Bergamo
- Gian Carlo Blangiardo, Università di Milano-Bicocca
- Vittorio Cigoli, Università Cattolica di Milano
- Tiziano Vecchiato, Direttore Fondazione E. Zancan onlus
- Tullio Monini, Pedagogista e Responsabile dell’Ufficio politiche familiari e genitorialità, Comune di Ferrara
- Liana Burlando, Responsabile del Coordinamento Nazionale Servizi Affido, Comune di Genova
- Interventi programmati di rappresentanti delle Associazioni familiari
Il convegno è promosso dal Comune di Cremona, il Centro per le Famiglie e l’Ordine degli Psicologi della Lombardia. La locandina è in allegato.