Definiti con il contributo della Fondazione “E. Zancan” onlus di Padova nuovi criteri, modalità e strategie per rimodulare l’offerta sociale
Parte a Cremona e nei Comuni del distretto un progetto di riorganizzazione dell’intero sistema dei servizi sociali comunali al fine di garantire una maggiore efficacia nella presa in carico delle persone in condizione di bisogno. Dopo un’attenta analisi dello stato attuale dei servizi, svolta dal Comune in collaborazione con la Fondazione “E. Zancan” onlus di Padova, si è ora pronti a lavorare concretamente per eliminare le criticità presenti e valorizzare i punti di forza della macchina comunale.
Sul fronte delle potenzialità, Cremona dimostra di saper gestire con grande trasparenza il processo di presa in carico delle persone e di avere una forte iniziativa politica, grazie alla quale anche le difficoltà che emergono nel lavoro sociale vengono gestite e risolte. L’aspetto invece da potenziare è quello relativo al lavoro in sinergia tra le varie équipe: si tratta di aumentare e promuovere l’integrazione tra i servizi garantendo il più possibile risposte unitarie. Partendo da questi presupposti Maura Ruggeri, Assessore alle Politiche Sociali e Promozione della Salute del Comune di Cremona, insieme alla Fondazione Zancan ha elaborato un piano di riorganizzazione che ha come principale obiettivo quello di una migliore gestione dei flussi delle persone che si recano in Comune, affinché possano essere inoltrate in modo diretto e veloce al servizio competente. Dal punto di vista strutturale l’impegno sarà mirato a eliminare la frammentazione dei vari servizi facendo lavorare tutti gli assistenti sociali come un’unica équipe professionale.
“La necessità di esaminare l’attuale assetto organizzativo dei servizi sociali e sociosanitari si pone nella prospettiva di migliorare la congruenza dell’offerta di servizi e interventi e meglio orientarli ai bisogni attuali della popolazione – spiega il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato -. L’obiettivo inoltre è di garantire un utilizzo più appropriato delle risorse, nella prospettiva di definizione nazionale e locale dei livelli essenziali di assistenza”.
Questa prospettiva ha le sue radici nel lavoro di sperimentazione di un modello unico di segretariato sociale avviato nel Comune di Cremona, che si è posto l’obiettivo di migliorare e garantire l’universalità dell’accesso in condizioni di equità attraverso la valutazione globale del “bisogno”, come criterio di merito e di priorità di accesso.
Nei prossimi giorni nel sito del Comune di Cremona e della Fondazione Zancan sarà disponibile un documento che illustra i risultati del progetto e una sintesi dei cambiamenti organizzativi in atto