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Il welfare generativo protagonista di un confronto internazionale a Cittadella (Pd)

Il welfare generativo è protagonista in un confronto internazionale a Cittadella (Padova). Per due giorni, oggi e domani, esperti europei si riuniscono su invito dell’azienda Ulss 15 per riflettere sulle attuali politiche di governance della salute nei rispettivi territori e per individuare azioni innovative che favoriscano la sostenibilità della spesa del sistema sociosanitario, nell’ottica di un welfare comunitario e generativo.

L’assunto di partenza del workshop – dal titolo “Politiche di Integrazione Socio-Sanitaria: modelli a confronto e sfide per un futuro sostenibile” – è che è necessario e urgente attivare strumenti di governance capaci di promuovere azioni fortemente integrate tra i sottosistemi (sanitario, sociale, produttivo, formativo) che concorrono a creare le condizioni per il ben-essere dei cittadini e delle comunità locali.

In questa sede il direttore della Fondazione Emanuela Zancan di Padova, Tiziano Vecchiato, presenterà agli esperti italiani ed europei la proposta di welfare generativo come alternativa all’attuale sistema basato sull’assistenzialismo, che da tempo ormai si è rivelato inefficace e incapace di rispondere ai bisogni crescenti della comunità. «Il workshop organizzato dall’Ulss 15 è un’occasione preziosa per guardare oltre i confini nazionali a quello che c’è di buono in altri paesi – sottolinea Vecchiato -, ma senza illudersi visto che le difficoltà non riguardano solo l’Italia. È anche un’opportunità per presentare la nostra proposta di riforma del welfare. Da quando l’abbiamo presentata due anni fa stiamo raccogliendo sempre maggiori consensi. Sono molte le realtà, anche in Veneto, interessate ad accettare questa sfida e cambiare rotta investendo su soluzioni di welfare generativo. È necessario per passare da logiche di “costo” a soluzioni di “investimento” in grado, cioè, di valorizzare le risorse a disposizione, facendole rendere senza sprecarle. È possibile chiedendo alle persone aiutate di mettersi in gioco, contrastando la passività in cui la logica assistenziale le ha troppo spesso confinate. Il welfare generativo, in sostanza, dice a ogni persona ‘non posso aiutarti senza di te’. Chi lo sperimenta ci dice che è una specie di rivoluzione, perché scardina il sistema assistenzialistico cui siamo abituati. Sono le difficoltà di ogni giorno a dirci che non si può più aspettare e che bisogna cambiare rotta».

Scarica il programma del workshop