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La dialettica tra Lavoro Sociale e Servizio Sociale

La frequenza con cui oggi vengono usate le espressioni “servizio sociale” e “lavoro sociale”, ora come sinonimi, ora con significati e riferimenti diversi, spesso confusi, ha indotto alcuni docenti di servizio sociale e ricercatori della Fondazione Zancan ad intraprendere uno studio per approfondire la questione a partire da alcuni nodi lessicali e concettuali. Lo studio sta prendendo in esame:

  • le ragioni del ricorrente uso non chiaro dei due termini, in particolare nei casi in cui la sovrapposizione tra concetti comporta il rischio di negare quel proprium del servizio sociale professionale che lo distingue da altre professioni o pratiche in campo sociale, e che è costituito da precisi principi, teorie, metodi, tecniche sviluppatisi in Italia dal secondo dopoguerra;
  • la esigenza di definizione generale dei due concetti, che qualificherebbe il lavoro sociale come “concetto ombrello” comprendente al suo interno varie professioni;
  • il problema ancora persistente nel nostro Paese della scarsa visibilità e valorizzazione della disciplina di servizio sociale: a motivazioni di ordine politico-culturale e storico del nostro welfare si aggiunge il fatto che nella maggior parte degli altri Paesi la professione dell’assistente sociale si chiama “Social Work” o ne è la traduzione letterale (Sozial Arbeit, Travail Social …), mentre in Italia è utilizzato “Servizio Sociale”, per evitare la genericità del termine italiano “lavoro”.
  • il confronto con altri Paesi, in cui il servizio sociale sembra godere di uno statuto più chiaro e autonomo all’interno dei percorsi formativi, in stretta relazione con i diversi sistemi di welfare di ogni Paese;
  • le prospettive di sviluppo sul piano scientifico del servizio sociale, in base a nuovi paradigmi e a requisiti fondati su saperi orientati a risolvere problemi;
  • il posizionamento, nella normativa sociale recente, del servizio sociale professionale tra i “livelli essenziali di assistenza”, che ne sancisce la specifica identità, pur in rapporto sinergico con altre figure professionali e non.

A questi problemi è dedicato il seminario di ricerca del 26 febbraio sul tema della dialettica tra Lavoro Sociale e Servizio Sociale.
È coordinato da Milena Canevini e Anna Maria Campanini e partecipano anche esperti stranieri:
Marian Brandon (School of Social Work, East Anglia University), June Thoburn (School of Social Work, East Anglia University), Anat Zeira (School of Social Work, The Hebrew University of Jerusalem).

Il seminario è organizzato dalla Fondazione Zancan in collaborazione con l’Ordine degli assistenti sociali del Veneto e l’Università degli studi di Padova.