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La terza età senza età

La Fondazione «E. Zancan» di Padova sarà tra i protagonisti dell’incontro di presentazione di “Domus Persona”, manifestazione dedicata ai temi della disabilità e dell’accessibilità che si svolgerà in Fiera a Trieste dal 15 al 18 aprile. Per iniziare ad aprire un dibattito e tenere alta l’attenzione per l’argomento la Fondazione CRTrieste ha organizzato per domani (mercoledì 31 marzo) un incontro dal titolo “La terza età senza età” (ore 18 alla Stazione Marittima di Trieste).
Nel corso della serata sarà proposta una prima riflessione, aperta a tutti, sui mutamenti socio-demografici della società, sull’evoluzione dell’invecchiamento e i suoi importanti risvolti culturali ed economici. Sono previste le testimonianze di Tiziano Vecchiato, sociologo e direttore della Fondazione Zancan, Pier Aldo Rovatti, professore di Filosofia all’Università degli Studi di Trieste, Margherita Hack, professore emerito dell’Università degli Studi di Trieste, astrofisica e divulgatrice scientifica di fama internazionale; modera l’incontro Paolo Possamai, direttore de “Il Piccolo”.
Dai dati in possesso della Fondazione «E. Zancan», elaborati su base Istat, risulta evidente che la proporzione di anziani e grandi anziani è destinata a crescere nei prossimi anni: si stima che la popolazione ultra65enne, che oggi rappresenta circa un quinto di tutta la popolazione residente, arriverà a un quarto nel 2030 e a un terzo nel 2050. In particolare, la proporzione di persone con 80 anni e più, che oggi equivale al 6% della popolazione, raddoppierà in 40 anni, arrivando al 13% nel 2050. Sul piano locale, in Friuli Venezia Giulia e in provincia di Trieste anziani e grandi anziani occupano un peso attualmente più rilevante rispetto alla media nazionale: oggi circa un quarto della popolazione friulana è composto da over65 e circa l’8% da over-80.
Anche il peso degli anziani sul totale della popolazione attiva è destinato ad aumentare nel tempo: se oggi vi sono 31 anziani ogni 100 attivi in Italia, 36 in Friuli e 45 a Trieste, nel 2050 si stima che potrebbero essercene 60 ogni 100 attivi.
Infine, si prevede che l’indice di vecchiaia in Italia passerà da 143 punti attuali a 205 nel 2030 e a 256 nel 2050 (questo significa che se oggi per ogni bambino corrisponde un anziano e mezzo, nel 2030 ve ne saranno due e nel 2050 due e mezzo). In Friuli e a Trieste l’indice attuale è più elevato: si parte da 187 anziani ogni 100 bambini nella regione e da 250 anziani ogni 100 bambini in provincia di Trieste, per arrivare nel 2050 a più di due anziani e mezzo ogni 100 bambini (2,71 in Friuli e 2,78 a Trieste).
“Di fronte a questo scenario – commenta il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato – si potrebbe concludere che non ci saranno capacità e mezzi per affrontare problemi così grandi che ci trovano impreparati, pur sapendo che questo andamento era prevedibile e avevamo il tempo per affrontarlo. Quello che non è stato fatto finora può essere fatto nel tempo che ci resta. Le strade sono quelle dell’innovazione clinica, cioè delle soluzioni assistenziali, a costi sostenibili, tenendo conto di quanto ci dicono le numerose sperimentazioni in corso. Sono quelle dell’invecchiamento in buona salute, anche su questo alcune esperienze territoriali ci possono aiutare, e soprattutto un più adeguato monitoraggio dell’efficacia delle soluzioni assistenziali, così che si possa raggiungere un rapporto costo/efficacia adeguato”.