Il numero 2/2013 della rivista Studi Zancan è disponibile on line. I primi due articoli si focalizzano sul welfare generativo. La crisi, con le sue pesanti ricadute sociali, chiede un salto di qualità nella lotta alla povertà, in un sistema di welfare capace di rigenerare le proprie risorse, sia economiche che di personale. Un welfare generativo è capace di responsabilizzare e responsabilizzarsi, sulla base di un diverso incontro tra diritti e doveri. È necessario riconsiderare il rapporto tra azioni ed esiti, passando dalla logica del costo a quella dell’investimento, privilegiando l’efficacia. Il terzo articolo approfondisce l’esperienza di un gruppo di operatori nell’ambito della ricerca «Valori e spiritualità nel lavoro sociosanitario di cura». Evidenzia come l’approccio metodologico seguito abbia dato maggiori informazioni e un maggiore coinvolgimento della persona assistita e della sua famiglia. I piani di cura sperimentati hanno consentito di definire una presa in carico basata su una visione complessiva della persona, portatrice di problemi di tipo clinico ma anche di capacità correlate ai valori.
Cristina Braida risponde a una domanda: «Quale apporto può offrire il servizio sociale professionale nella presa in carico di un caso considerato paradigmatico di complessità in riabilitazione?». Comprendere la complessità di ciascuna persona, attraverso un processo di valutazione della domanda, consente di restituire e integrare le «attività di cura» con le componenti relazionali, affettive e socio-ambientali che contribuiscono al buon esito degli interventi riabilitativi. La valutazione della domanda da parte del servizio sociale professionale è condizione di una autentica integrazione sociosanitaria e rappresenta un livello essenziale di assistenza per garantire risposte appropriate e per compiere scelte in piena consapevolezza e responsabilità.
Cinzia Canali, Giuseppe Greco e Tiziano Vecchiato riassumono i risultati dello studio «Nuove soluzioni per la presa in carico dei bisogni e la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sociosanitaria, con particolare attenzione all’apporto integrato dei medici di medicina generale, degli assistenti sociali e delle altre professioni sanitarie e sociali».
La sezione monografica affronta il tema della verifica e della valutazione prendendo come riferimento l’attività di due fondazioni bancarie. Il primo contributo, a firma di Aimi e Bezze, descrive il percorso di Fondazione Cariparma per verificare i progetti finanziati a soggetti del territorio in attività di grating. Il percorso considera la fase della richiesta di finanziamento, cioè ex ante del progetto, ponendo le basi per uno sviluppo sequenziale della valutazione intermedia e successiva. Il secondo contributo valuta un’attività sociale in gestione diretta della Fondazione Cariparo. Riguarda il Fondo straordinario di solidarietà. Racconta la genesi dell’iniziativa e il suo impatto, evidenzia il ruolo della valutazione nel riformularne le strategie di intervento.
Infine, nella sezione esperienze, si ragiona su come un’integrazione sociosanitaria basata sulle evidenze, possa favorire nuovo impulso al governo partecipato e integrato dell’assistenza territoriale, mettendo in grado il distretto di sviluppare processi di valutazione finalizzati ad una maggiore efficacia, efficienza ed economicità.