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Pratiche di servizio sociale nel welfare generativo e modelli di coordinamento professionale

Orientare la professione del servizio sociale in un’ottica di welfare generativo: di questo approccio rivoluzionario si discuterà oggi nell’ambito del 1° incontro annuale di servizio sociale   “Pratiche di servizio sociale nel welfare generativo e modelli di coordinamento professionale” organizzato da azienda Ulss 21 in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci e con il patrocinio dell’Ordine  degli assistenti sociali del Veneto, della Fondazione Zancan e il Comune di Cerea.

“Agire in una logica di welfare generativo – sottolinea il direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato – significa essere consapevoli che l’incontro di responsabilità e capacità può contribuire a dare soluzioni ai problemi umani ed esistenziali di chi ‘da solo’ non potrebbe affrontarli. Diversamente, restiamo ostaggi di un welfare prestazionistico e degenerativo (delle risorse a disposizione) ben lontano quindi dalle potenzialità proprie della scienza e dell’operatività del servizio sociale”.

Operare in un’ottica di welfare generativo significa non accontentarsi di azioni appropriate e personalizzate a vantaggio della persona, ma promuovere il concorso al risultato della persona stessa, che può aggiungere valore e beneficio e amplificare ulteriormente la portata dell’esito conseguito. “Solo l’apporto professionale può caratterizzare in senso proprio i servizi alle persone e con le persone, per poter rigenerare, rendere e responsabilizzare – aggiunge Vecchiato -. Le loro complementarietà, messe a servizio delle capacità e responsabilità, rendono possibile un sostanziale riorientamento dei modi di intendere e configurare i rapporti di aiuto e di promozione umana”.

Programma in allegato.