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Problemi dei bambini: ne discutono esperti internazionali a Firenze

I bisogni e i problemi dell’infanzia e della famiglia sono molti, spesso drammatici, e riguardano numerosi aspetti, come l’allontanamento dalla famiglia, la separazione dei genitori, la povertà, il disagio sociale. A questi problemi le istituzioni rispondono erogando servizi, senza però riuscire (o volere) monitorare e quantificare la loro reale efficacia. A causa di questa tendenza si corre perciò il rischio che le risorse vengano utilizzate per interventi destinati solo a una minima parte delle persone in condizioni di bisogno e con scarsi risultati. Ma soprattutto in tempi di crisi come quelli attuali non si può più continuare su questa strada: la valutazione di efficacia, in questo contesto, rappresenta un’opportunità fondamentale per verificare l’impatto delle scelte, per decidere con maggiore consapevolezza le soluzioni più appropriate e con un migliore rapporto costi/efficacia.

Di questo si è discusso oggi a Firenze, nella cornice dell’Istituto degli Innocenti, nel corso del convegno internazionale dal titolo “Approcci qualitativi e quantitativi per valutare l’efficacia degli interventi per l’infanzia e la famiglia: prospettive internazionali a confronto”. L’evento, che rientra tra le attività di ricerca della «Fondazione Emanuela Zancan onlus», è realizzato in collaborazione con la Regione Toscana e l’associazione iaOBERfcs (International Association for Outcome-based Evaluation and Research on Family and Children’s Services). Per l’occasione si sono riuniti a Firenze esperti di politiche per l’infanzia da tutto il mondo: sono stati rappresentati 14 paesi da tre diversi continenti. L’obiettivo della giornata di studio era di presentare lo stato dell’arte della teoria, della ricerca, delle soluzioni pratiche disponibili in tema di valutazione di efficacia degli interventi per l’infanzia e la famiglia, oltre che in Italia, anche in Australia, Inghilterra, Israele, Irlanda, Stati Uniti. Sono perciò stati illustrati i risultati di ricerche e sperimentazioni svolte in diversi paesi da parte di professionisti e ricercatori.

“La ricerca e la sperimentazione sulla valutazione di efficacia dei servizi per l’infanzia e la famiglia stanno tornando nell’agenda politica – spiega il direttore della Fondazione «E. Zancan», Tiziano Vecchiato -. Una ragione è la preoccupazione per i costi e la sostenibilità dei servizi dedicati al disagio infantile e familiare. Le crisi familiari espongono sempre più bambini e genitori a problemi di abbandono, conflittualità, abusi e violenze, povertà e deprivazione e le conseguenze sono tristemente conosciute. Ma non si fa quanto invece si dovrebbe fare per affrontare il problema. La ripetuta enfasi sulla famiglia che, negli ultimi dieci anni, ha scandito il dibattito politico ci consegna una situazione compromessa, complice la crescente fragilità familiare e l’esposizione di molti più bambini ai rischi prima evidenziati. A questi problemi la Fondazione «E. Zancan» ha dedicato e dedica il proprio impegno, soprattutto per identificare risposte efficaci e sostenibili, anche in tempi di crisi”. Alla luce di queste considerazioni, appare fondamentale ridare attenzione alla prima fase della vita, dopo anni in cui si è guardato ai problemi del­l’ultima fase, alla condizione anziana, ai problemi della non autosufficienza. E risulta altrettanto necessario un impegno sistematico per verificare l’im­pat­to di quanto facciamo, i suoi risultati, gli indici di efficacia: “È necessario – aggiunge Vecchiato – per un utilizzo più responsabile delle risorse ed è ancor più necessario per aiutare di più e meglio chi ne ha bisogno. In passato, con meno risorse, è stato possibile investire nella ricerca di nuove soluzioni per l’infanzia e la famiglia. Oggi le risorse disponibili sono più consistenti, ma male utilizzate”.