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Progetti finanziati dai Csv: definito un modello di valutazione degli esiti

Si è conclusa con la restituzione dei risultati la ricerca su “La valutazione della progettazione sociale del volontariato”, realizzata dalla Fondazione Zancan con i Csv di Belluno, Rovigo e Verona. Nel corso del 2010 e del 2011 è stata condotta un’indagine sull’impatto della progettazione sociale realizzata dai tre centri, coinvolgendo le associazioni di volontariato, gli utenti dei servizi e gli attori del welfare locale.

L’INDAGINE. Nel 2011 le Odv hanno valutato 235 progetti (il 97% di quelle che hanno ricevuto un finanziamento dal Csv), sono stati coinvolti 338 utenti e 52 attori del welfare. Nel 2010 hanno partecipato 179 organizzazioni di volontariato, 106 utenti e 46 rappresentanti del welfare. Le organizzazioni di volontariato hanno espresso un livello di soddisfazione molto alto rispetto all’attività di progettazione sociale dei Csv. Gli aspetti in assoluto più apprezzati dalle associazioni di volontariato sono la disponibilità e la competenza del personale del Csv, i tempi per l’erogazione del finanziamento, l’accesso alla documentazione per partecipare ai bandi, le modalità differenziate di consulenza. I progetti finanziati dai Csv sono stati utili alle organizzazioni di volontariato, in particolare per potenziare: il metodo di lavoro, la visibilità sociale, le attività realizzate dando continuità ai servizi, la credibilità dell’Odv. I progetti finanzianti hanno permesso inoltre di migliorare la qualità dei servizi offerti rispetto agli aspetti relazionali, ma anche in termini di affidabilità, comunicazione e capacità di risposta. In uno scenario di assenza del finanziamento del Csv, quasi metà delle associazioni (45%) affermano che non avrebbero realizzato il progetto; quasi un terzo avrebbe ridotto i servizi.

Positiva è anche la valutazione degli utenti: “Emerge l’aiuto ricevuto non solo in termini di beni, servizi, contributi economici, ma anche nella sua dimensione immateriale – spiega Maria Bezze, ricercatrice della Fondazione “E. Zancan” -, valorizzando l’apporto del volontariato nel suo senso più profondo, di ascolto, orientamento, affiancamento nell’affrontare i problemi, per ottimizzare il rendimento delle risorse economiche e umane”.

RISULTATI E COMMENTI. “Grazie a questo lavoro è stato possibile definire un modello di valutazione d’impatto in grado di responsabilizzare maggiormente i Csv e le Odv nelle proprie attività e nella gestione delle risorse. Un modello più coerente con la missione dei Csv e del volontariato e utile per facilitare i processi decisionali – spiega il direttore della Fondazione “E. Zancan”, Tiziano Vecchiato –. “La domanda principale cui ha cercato di dare risposta lo studio valutativo è se sia possibile misurare l’efficacia dei progetti, il loro impatto sociale, il loro rendimento in termini di utilità per le persone e le comunità locali. Poter valutare l’impatto sociale delle risorse messe a disposizione del volontariato è oggi ancora più importante vista la crisi che tutti stanno vivendo”.

“In un’epoca di forte riduzione e riorganizzazione dei servizi, la sfida dei Csv è trasformare le erogazioni ed i finanziamenti delle fondazioni in investimenti sociali capaci di raccogliere e generare ulteriori risorse – aggiunge Luca Dall’Ara, direttore del Csv di Rovigo –. Abbiamo costruito con le Associazioni uno strumento prezioso per la programmazione partecipata e utile ai fini di una visione più strategica del volontariato”.