Sono trascorsi dieci anni da quando, nel 2001 numerosi esperti internazionali si sono ritrovati in occasione del seminario di ricerca internazionale «La valutazione di esito: un confronto transnazionale». Quell’evento – organizzato dalla Fondazione «E. Zancan» in collaborazione con la Graduate School of Social Work del Boston College e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e del Comune di Volterra – ha segnato il punto di partenza di una collaborazione transnazionale che ha prodotto, negli anni, numerosi studi e ricerche. A questo è dedicato il nuovo numero di «Studi Zancan» (n. 5/2010), interamente dedicato, nella sua parte monografica, all’esperienza e ai risultati dell’associazione internazionale. È proposto un primo bilancio su quanto fatto e sulle priorità per il futuro, grazie al contributo di chi nel 2001 iniziò questo percorso e di chi si è aggiunto nel tempo. Il numero della rivista è in fase di distribuzione ed è disponibile per gli abbonati on line.
Nel corso del seminario 2001 a Volterra furono quattro le aree di lavoro al centro dell’attenzione: i modelli generali di valutazione, i metodi e le strategie di valutazione, le applicazioni dei modelli di valutazione e, infine, le esperienze specifiche di valutazione. L’associazione da anni tiene fede al proprio impegno di promuovere la ricerca transnazionale e il confronto tra teorie, metodi e tecniche per la ricerca e la valutazione di esito, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di esperienze e conoscenze sui temi che le sono cari, attraverso incontri, pubblicazioni e ricerche.
I contributi sono stati raccolti in tre sezioni: la prima affronta i problemi da cui si è partiti, il modo in cui si stanno affrontando e le quali prospettive per il futuro in termini di ricerca ma anche di collaborazione tra ricercatori e operatori (contributi di Cinzia Canali e Tiziano Vecchiato, James K. Whittaker, Wendy Rose, Elisabetta Neve). La seconda descrive teorie e metodologie utilizzate per valutare gli esiti con contributi di Richard P. Barth, David Quinton, Karen John, Mark Ezell, Anita Lightburn e Chris Warren-Adamson, June Thoburn, Marianne Berry, Frank Ainsworth; la terza considera esperienze di ricerca sul campo, mettendo in evidenza i risultati ottenuti e le difficoltà affrontate (contributi di Anat Zeira, Marian Brandon, Robin Spath, Jane Aldgate, Patricia McNamara, Chiara Berti e Laura Palareti, Clare Tilbury).
I testi presentati nel n.5/2010 di «Studi Zancan» propongono una chiave di lettura diversa rispetto a quella adottata negli ultimi anni da esperti e decisori politici. La crisi costringe tutti a fare i conti con i limiti delle risorse disponibili: finora è stata privilegiata la ricerca sulla valutazione di processo, di efficienza, di risultato, non altrettanto quella sulla valutazione di efficacia, relativa cioè al beneficio effettivo per i bambini e i genitori in difficoltà che convivono con problemi di emarginazione, sofferenza, esclusione sociale.
La valutazione di efficacia rappresenta un’opportunità fondamentale per verificare l’impatto delle scelte, per scegliere con maggiore consapevolezza le soluzioni più appropriate e con un migliore rapporto costi/efficacia. I bisogni e i problemi dell’infanzia e della famiglia sono molti, spesso drammatici ed è per questo che l’analisi e la sintesi devono incontrarsi, sviluppare soluzioni inedite, per incrementare la capacità di risposte più efficaci di quelle che conosciamo.