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Ripensare la lotta alla povertà con pratiche generative

Stiamo attraversando anni difficili e poveri di innovazioni. La crisi, soprattutto di fiducia, ha stretto gli attori del welfare in una difficile recessione culturale, mentre le capacità di innovazione sono mancate nel momento di maggiore bisogno. Il laboratorio “Ripensare la lotta alla povertà” approfondisce le soluzioni per superare le pratiche attuali di welfare, in particolare quelle ad alto rischio di assistenzialismo e di prestazionismo.

Lottare contro la povertà con l’aiuto professionale. Come partire dalle persone? Come dare aiuto professionale riconoscendo le capacità? Come sviluppare e incentivare Azioni a corrispettivo sociale (ACS)? Come promuovere coinvolgimento attivo e non paternalistico responsabilizzando i beneficiari? Come integrare le capacità professionali operanti nel sociale, nel sociosanitario, nell’area della salute alimentare e ambientale.

Oltre l’agire protesico: la gestione strategica delle pratiche generative. Come implementare la rete degli attori per realizzare pratiche di Welfare Generativo? Come farlo a partire dai Comuni e dagli attori locali? Come farlo con il Rei nazionale? Come sviluppare la logistica delle capacità e nuovi modi di lottare contro la povertà? Come sviluppare alleanze con quanti si occupano di povertà alimentare e produzione agroalimentare?

Livelli essenziali di assistenza gestiti in emergenza, urgenza, normalità. Come evitare i rischi del centralismo assistenziale? Come evitare le trappole della “condizionalità” ridotta a baratto amministrativo? Come gestire il rapporto di potere tra chi aiuta e chi è aiutato? Come innovare le modalità di presa in carico per dare valore alle capacità?

Il laboratorio si concentra su queste domande per condividere risposte praticabili nelle diverse realtà territoriali su scala professionale e interprofessionale.

Programma in allegato