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Risc: conclusa la fase di presentazione dei risultati, si parte con la nuova annualità

Si è conclusa ieri con un convegno svoltosi a Bologna la fase di presentazione dei risultati di «Risc – Rischio per l’infanzia e soluzioni per contrastare l’allontanamento dalla famiglia», studio nazionale coordinato dalla Fondazione «E. Zancan» e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’obiettivo dello studio era di esplorare modalità e percorsi di intervento di sostegno alle famiglie e di prevenzione degli allontanamenti, a livello nazionale e internazionale e di sperimentare un modello di presa in carico personalizzata dei bisogni dei bambini a rischio di allontanamento.
La parte sperimentale dello studio ha coinvolto 6 regioni con 12 unità operative locali di ricerca. Per la regione Emilia-Romagna è stato coinvolto il Comune di Cesena e il distretto di Langhirano, dove ieri si è fatto il punto con le istituzioni e con gli operatori. Nel corso del convegno il direttore della Fondazione Zancan, Tiziano Vecchiato, ha voluto sottolineare due parole chiave per quanto riguarda gli interventi per minori: efficacia e appropriatezza. A queste, l’assessore alle Politiche sociali della Regione Emilia Romagna, Teresa Marzocchi, ha aggiunto il termine «sostenibilità», evidenziando che «mai come ora è essenziale riuscire a garantire interventi efficaci pur contando su minori risorse». La responsabile del servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza della Regione, Maura Forni, ha poi ricordato che nel territorio regionale l’8% dei minori è seguito dai servizi sociali e che, tra questi, i problemi maggiori sono di ordine economico (circa il 50%) e relazionale (16%).
«L’importanza di Risc – ha spiegato Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan – sta nel fatto che ha permesso di sperimentare sul campo una metodologia di lavoro che utilizza strumenti per la valutazione d’efficacia degli interventi rivolti alle famiglie in difficoltà». Grande riscontro da parte degli operatori, che sono stati coinvolti direttamente potendo evidenziare punti di forza e di debolezza della ricerca. Un risultato analogo era stato raggiunto solo pochi giorni fa a Cosenza, nel corso del convegno «Famiglie a rischio e minori allontanati», organizzato dalla Facoltà di Sociologia dell’Università della Calabria. I risultati per la regione Basilicata sono stati presentati da Anna D’Andretta, referente regionale del progetto Risc.
Conclusa la fase di restituzione dei risultati, il progetto è entrato nella sua seconda annualità, durante la quale tutte le unità operative saranno coinvolte nella sperimentazione della presa in carico personalizzata con valutazione di efficacia.