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Valutare l’efficacia degli interventi per disabilità complessa nei bambini

Si è aperto domenica sera a Malosco (27 giugno), sede estiva della Fondazione “E. Zancan” in Trentino, il terzo seminario di ricerca a invito, durante i quali esperti del settore si incontrano per riflettere, condividere buone prassi, confrontarsi sui temi delle politiche sociali, identificare nuove soluzioni. Fino a mercoledì al centro del dibattito ci sarà il tema «La valutazione di efficacia dei progetti personalizzati per bambini con disabilità complessa» (il seminario è realizzato con la collaborazione della Fondazione Paideia onlus di Torino). Se la disabilità complessa, infatti, rappresenta una vera e propria sfida continua per i famigliari e per gli operatori che gestiscono gli interventi, rimane difficile ottenere una valutazione degli esiti di questi stessi interventi sul bambino e la famiglia.
Quanto le azioni di carattere sociale, volte al potenziamento delle capacità di resilienza dei genitori, possono essere di supporto a un progetto di vita scandito da fasi di sviluppo spesso difficili? In che misura possono essere efficaci le strategie di empowerment sociale, come i gruppi di auto mutuo aiuto e altre forme di sostegno? Se e quali esiti possono essere verificati? Per capire se e come è possibile rispondere a queste domande, il seminario si incentrerà sui progetti personalizzati, sulle condizioni per misurare la loro efficacia, sugli strumenti e modalità per condividere i risultati della valutazione. L’obiettivo è infatti di capire come “qualificare” l’efficacia nella prima fase della vita, con bambini che presentano disabilità complesse, con i loro genitori e quanti contribuiscono alla presa in carico del problema. La metodologia S-P di lavoro per progetti personalizzati di assistenza, elaborata dalla Fondazione “E. Zancan”, ha messo in evidenza come la verifica di efficacia può diventare fattibile, consueta e gestita da quanti operano a diretto contatto con le persone e i loro familiari.
Il seminario è coordinato da Roberta Caldin (Fondazione Zancan Onlus e docente di Pedagogia all’Università di Bologna e Padova) e Fabrizio Serra (direttore della Fondazione Paideia).