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Verso nuove soluzioni per l’integrazione sociosanitaria e l’efficacia delle cure

 

Entra nella fase operativa il progetto realizzato dall’A.Ulss 17 Este-Monselice in collaborazione con la Fondazione Emanuela Zancan di Padova, per la sperimentazione di nuove soluzioni per l’integrazione sociosanitaria, basata su progetti personalizzati e sulla valutazione dei loro esiti. Il progetto mira a definire le migliori modalità possibili di erogazione dei servizi e di individuare percorsi e piani assistenziali personalizzati e condivisi tra i diversi professionisti. 
Questo nuovo approccio ha grandi benefici per gli utenti: innanzitutto perché gli interventi e la presa in carico sono individualizzati, cioè calibrati sui bisogni di ogni persona. La personalizzazione riguarda anche le famiglie, che sono in sofferenza per il carico assistenziale da sostenere. Inoltre, valutare gli esiti degli interventi garantisce a tutti – persone utenti comprese – la possibilità di misurarne il risultato assistenziale in termini di efficacia. Significa rispondere alle domande: quello che abbiamo fatto è stato effettivamente utile?I problemi per i quali siamo intervenuti sono stati ridotti o superati? Quale relazione tra risultati ottenuti, risultati attesi e costi? 
In sostanza, la collaborazione e la maggiore interazione tra i professionisti mira a facilitare la continuità delle cure e la presa in carico globale, favorendo la comunicazione con l’utente e i famigliari. Consente inoltre di calcolare il rapporto costo/efficacia, per capire come meglio impiegare le risorse per il bene comune. 
Infine, il progetto consentirà anche di “valutare” l’apporto di tutti i soggetti coinvolti nella presa in carico. Famiglia, vicini, amici, infatti, rappresentano una risorsa perché, partecipando alle cure, garantiscono un risparmio economico per il servizio sanitario nazionale, finora non riconosciuto né valorizzato.
Sono oltre 100 gli operatori della Ulss 17,  dei Comuni, delle II.PP.A.B. e del privato sociale coinvolti nella fase operativa, di area infanzia e famiglia, donne vittime di violenza, adulti e anziani non autosufficienti, inserimento scolastico e lavorativo, disabilità, dipendenze, salute mentale. La Fondazione Zancan ha messo a disposizione soluzioni metodologiche, il software S-P, una piattaforma web finalizzata alla gestione integrata e condivisa dei dati. “Il risultato atteso – spiega Cinzia Canali, ricercatrice della Fondazione Zancan – è che i partecipanti siano in grado di gestire la casistica con nuovi strumenti per costruire il progetto personalizzato e valutare la sua efficacia. Il tutto all’interno dei PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali) elaborati dagli stessi operatori e verificati dall’Ufficio qualità della Ulss 17”.
“Si tratta – spiega il dr. Giovanni Pavesi, Direttore Generale dell’Azienda ULSS 17 – di ragionare in termini di appropriatezza, efficacia, efficienza in un’ottica del miglioramento continuo della qualità degli interventi”.