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Bisogni sociali e priorità per la programmazione della Regione Abruzzo

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Il processo programmatorio, per esplicarsi compiutamente, ha bisogno di costituire nel tempo condizioni positive che promuovano scelte responsabili e verificabili. Tra le condizioni necessarie c’è anzitutto la conoscenza dei problemi, dei bisogni, delle risorse, della rete di offerta, delle potenzialità formali e informali che il territorio è in grado di esprimere.
Questa prima condizione non è di per sé sufficiente se, nel contempo, la conoscenza non diventa patrimonio di discussione, confronto e decisione. Tutto questo non è soltanto un dato da cui partire ma è anche un processo da promuovere e gestire perché la programmazione sia effettivamente un percorso tecnico e di decisione politica.
E’ facile individuare e descrivere le mancate risposte della programmazione. Ad esempio poche Regioni hanno programmato in coerenza con gli indirizzi nazionali e il confronto comparato tra piani e risultati non è facilmente praticabile.
La Regione Abruzzo rientra nelle eccezioni positive, visto che con il terzo Piano sociale consecutivo sta dimostrando una capacità di governo strategico dei problemi.
I risultati di questa continuità evidenziano come certi traguardi non si costruiscono nel tempo di una legislatura, ma grazie a un respiro temporale e operativo più ampio. Per questo il terzo Piano sociale della Regione Abruzzo sta cercando di affrontare meglio che in passato la conoscenza dei bisogni, cosa non facile perché non strutturabile solo su conoscenze episodiche e limitate al momento programmatorio.
Da qui il senso delle sintesi proposte in questo volume, per sviluppare una capacità di conoscenza incrementabile nel tempo, da partecipare su scala comunitaria. Esse documentano una base conoscitiva per promuovere scelte condivise. Quindi programmazione tecnica, strategica e partecipata, grazie allo sforzo comune di molte persone che stanno collaborando a costruire questi risultati. E’ necessario proseguire su questa strada, testimoniando che la programmazione basata sui bisogni è possibile e, anzi, va meglio qualificata nelle strategie regionali di welfare.

Indice

Presentazione

1. Una programmazione basata sui bisogni (Premessa; Programmazione e bisogni; Aree di approfondimento; Considerazioni e raccomandazioni)

2. Analisi dei bisogni su base demografica (Indicatori demografici e di carico sociale; Bisogni emergenti dal confronto tra territori)

3. Analisi dei bisogni su base di epidemiologia sociale (Le aree di bisogno; Note per la lettura; Indicatori di epidemiologia sociale)

4. Analisi dei bisogni emersi dalle schede di segretariato sociale (Motivi e vantaggi della sperimentazione; Bisogni emergenti dall’analisi delle schede di segretariato sociale)

5. Tendenze dei bisogni e priorità: una verifica con gli amministratori locali (Metodologia; Sintesi dei risultati)

6. Tendenze dei bisogni e priorità: approfondimenti con gli amministratori locali e il volontariato (L’organizzazione degli incontri; Il punto di vista degli amministratori locali; Il punto di vista del volontariato)

7. Indagine sulle persone in carico ai servizi sociali (L’obiettivo della rilevazione; Caratteristiche sociali e demografiche; Le problematiche e i bisogni delle persone assistite; Gli interventi realizzati o programmati)

8. La rete dei servizi alle persone: capacità di risposta e risorse investite (Il perché dell’analisi; La metodologia; Le risorse investite nei servizi sociali; Dalle risorse alla capacità di risposta dei servizi; Il finanziamento dei servizi)

9. La regolamentazione dell’accesso ai servizi (Le due accezioni giuridiche dell’accesso; L’analisi dei testi; Gli esiti della rilevazione)

Considerazioni di sintesi

COD: N/A Categoria: Product ID: 4677

Descrizione

Editore: Fondazione Zancan
Autore: Fondazione E. Zancan, a cura di
Collana: Esperienze
Anno di pubblicazione: 2005
Codice ISBN: 978-88-88843-11-6
Numero di pagine: 158